Veio. Scavi in area urbana e nel santuario del Portonaccio
Gli studi sulla città etrusca di Veio sono tradizionalmente legati alla scuola di Etruscologia della Sapienza, a partire dalle ricerche di Massimo Pallottino nella prima metà del '900. Il sito si presta a ricerche multidisciplinari a vasto raggio per una molteplicità di aspetti:
- è un centro di primaria importanza nella sua potenzialità diacronica che comprende quasi l’intero I millennio a.C., emblematico come caso studio per il tema dell’urbanizzazione su larga scala e delle relazioni tra Etruria e Roma, quindi particolarmente inserito nell’attualità della ricerca anche a livello di interdisciplinarietà;
- vi sono stati condotti da grandi personalità di Sapienza scavi importantissimi nell’arco del ‘900 ancora in larga parte inediti la cui documentazione è conservata presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità;
- è un sito archeologico ancora largamente sottostimato per la sua prossimità alla capitale e che necessita di un’azione di recupero attuabile solo attraverso il recupero e la valorizzazione della documentazione di archivio e dei reperti;
- sono in corso progetti di ricerca fondati sul pregresso ma condotti con metodologie e obiettivi aggiornati e con collaborazioni ad ampio raggio sulla base di convenzioni già stipulate;
- il Museo delle Antichità etrusche e italiche del Dipartimento, che ospita gli archivi e una selezione di reperti, è la sede ideale di snodo di attività di ricerca, restauro ed esposizione;
- Veio come laboratorio di innovazione sul piano delle tecniche di indagine non invasiva;
- Veio come laboratorio di Disseminazione e quindi di Terza Missione.
