Deepfake. La mutazione (tecnologica e culturale) del virus dei disordini informativi
Il contributo si propone di analizzare il fenomeno dell’uso di strumenti di intelligenza arti ciale al ne di creare video falsi (il cosiddetto deepfake), applicato alla produzione di contenuti di disinformazione, e di comprendere in che modo i rischi a esso connessi siano riusciti a entra- re nel dibattito pubblico italiano. A tal ne, il contributo presenta i risultati di una ricerca focalizzata sul primo (e nora unico) caso di deepfake diventato celebre in Italia: il lmato, dichiaratamente falso, di Matteo Renzi proposto da “Striscia La Notizia” il 23 settembre 2019. La ricerca, svolta su newsmedia e social media, evidenzia come il fenome- no si presenti come un potenziale “punto di non ritorno” in grado di mettere in discussione alle fonda- menta la percezione della realtà da parte di un pubblico che, tuttavia, non sembra ancora pienamente cosciente di questo rischio.