La circolazione delle anfore puniche nell’area laziale e nell’Etruria meridionale

04 Pubblicazione in atti di convegno
Jaia Alessandro Maria, De Dominicis Danilo

Lo studio delle anfore puniche in area tirrenica è attualmente concentrato sull’areale centro-sud del Mediterraneo ed in particolar modo nelle aree di sfera punica, mentre studi specifici sono stati effettuati per alcune aree dell’Italia meridionale. Poco si sa sui commerci punici nell’area laziale. Le attestazioni per quel che riguarda il VI-V a.C., ovvero la fase arcaica, sembrano concentrarsi in Etruria meridionale creando un vuoto nell’area romana e nel cosiddetto Latium Vetus. Tale vuoto sembra colmarsi a partire dal IV sec. a.C., forse anche per motivi storici legati ai diversi trattati tra Cartagine e Roma, con attestazioni sia da ambiti rurali, come nell’area tra Roma ed Ostia, che in siti costieri o prossimi alla costa quali Ardea e Lavinium, quest’ultima oggetto di nuovi studi. Queste presenze proseguono anche dopo la caduta di Cartagine. Attestazioni si riscontrano in area ostiense e pontina segnalando ininterrotti rapporti commerciali con l’area attorno alla metropoli punica.
Nella relazione che si propone, si intende delineare lo stato delle ricerche per l’area laziale e l’Etruria meridionale, ampliando l’analisi a contesti inediti per costruire un primo corpus delle presenze puniche in area medio-tirrenica.

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