Teologie e politica
Il legame tra la teologia e la politica è tornato prepotentemente in
primo piano, non solo con l’affermarsi di forme di radicalismo islamico,
ma anche con la rinnovata centralità del cristianesimo, e delle
forme di vita tradizionali a esso ispirate, nel “secolarizzato” Occidente.
Come provano a dimostrare i testi raccolti in questo volume,
però, fra la politica e la religione c’è una relazione ben altrimenti
complessa, in gran parte confluita nell’elaborazione del concetto
di “teologia politica”, a significare l’origine teologica delle categorie
portanti della moderna politica occidentale. Come è giusto ricordare,
questo approccio, che ovviamente va fatto risalire a Carl Schmitt,
ma anche a Jacob Taubes, ha goduto di una ricezione privilegiata e
precoce da parte degli intellettuali italiani, in largo anticipo rispetto
ad altri contesti culturali.
È dunque nell’arco dell’orizzonte teorico schmittiano e della sua
critica che i contributi qui offerti cercano di mettere a fuoco il nesso
tra religione e politica, lungo un percorso articolato in tre tappe,
corrispondenti alle tre parti del libro: Teologia politica e pensiero
italiano, Il dibattito tedesco e Per una critica della teologia politica.
L’ambizione collettiva degli autori è quella di confrontarsi fruttuosamente
con la pluralità dei discorsi teologici politicamente attivi,
propri tanto dei monoteismi quanto delle rivoluzioni (si pensi alla
“spiritualità politica” di cui parlò Foucault in occasione della sollevazione
iraniana del 1978), e con gli addentellati che essi presentano
con la dimensione economica – travolta dalla grande recessione
iniziata nel 2008 –, con quella giuridica e con quella più propriamente
politologica.