Friedrich Schelling

02 Pubblicazione su volume
VELOTTI, Stefano

Schelling è stato uno dei protagonisti di spicco del primo Romanticismo e dell’idealismo tedesco. In realtà Schelling è una figura autonoma e molto complessa e il suo pensiero filosofico, che si sviluppa in un arco di tempo lungo quasi mezzo secolo, offre continuamente motivi per nuove “ri- scoperte”. Ciò è dovuto anche al fatto che il pensiero di Schelling matura attraverso diverse fasi, ciascuna dotata di una sua peculiarità che la rende irriducibile alle altre.
Gli aspetti che più hanno richiamato l’attenzione degli interpreti sono la critica dell’idealismo assoluto hegeliano, vale a dire l’opposizione a un sistema filosofico che – come si vedrà – si era sforzato di comprendere tutta la realtà come un processo del pensiero: questo atteggiamento critico condizionerà molti filosofi posthegeliani, da Kierkegaard a Marx fino agli esistenzialisti e ad alcuni protagonisti della filosofia contemporanea. Un secondo aspetto che costituisce un particolare motivo di interesse è la sua concezione del soggetto pensante come segnato da un fondo oscuro, inconsapevole, che non gli permette di comprendere completamente sé stesso: questa insistenza sulla non-trasparenza del soggetto a sé stesso verrà valorizzata da filosofi come Nietzsche, ma anche dalla psicoanalisi novecentesca; infine, la sua filosofia della natura – per quanto inutilizzabile dal punto di vista delle scienze empiriche – permette di vedere il mondo naturale secondo prospettive diverse da quelle dell’indagine scientifica.

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