Artemisia absinthium L, dalla “fata verde” ai potenziali impieghi terapeutici

01 Pubblicazione su rivista
Vitalone Annabella, Titiriga Maria
ISSN: 1970-2639

Artemisia absinthium L. (Fam. Asteraceae) è una pianta erbacea perenne di colore verde-argento,
con un forte odore aromatico e molto amara, nota anche con il nome di assenzio. Questa pianta è
nota ed utilizzata fino dall’antichità. Sembra infatti che la pianta venisse addirittura citata in un
papiro egizio del 1600 a.C. e da Plinio e Plutarco, nel 150 a.C., che riferiscono come l’assenzio
venisse utilizzato in qualità di insetticida per i campi.
La pianta si sviluppa fino ad un metro di altezza, in maniera spontanea in Europa, Asia e Nord
America, in terreni sabbiosi o argillosi, in zone incolte, aride, siepi, margini di strade, ma può
essere anche coltivata facendo attenzione a scegliere un terreno, per quanto possibile, simile a
quello in cui la pianta si sviluppa spontaneamente, con un pH compreso tra 4,8 e 8,2.
Morfologicamente, A. absinthium presenta un caule stretto con foglie picciolate, bipennatosette,
che presentano segmenti lineari e dentati; sotto l’infiorescenza le foglie sono invece intere e
lineari.

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