Esigenze e qualità del tempo dell’accoglienza dei richiedenti asilo: nuove prospettive nei percorsi di sensibilizzazione artistico-(inter)culturale

02 Pubblicazione su volume
Forcella Sara

ll presente contributo si propone di affrontare il tema del tempo dell’accoglienza dei richiedenti asilo in Italia, da una prospettiva di ricerca che unisce il campo della mediazione culturale a considerazioni di carattere socio-relazionale legate ad attività artistico-(inter)culturali intraprese con un gruppo di giovani migranti. Pur focalizzandosi principalmente sui richiedenti asilo, le considerazioni sul tempo dell’accoglienza qui sviluppate rimangono valide anche per i titolari di una forma di protezione internazionale e/o permesso, tuttavia sottolineando che questi ultimi, per effetto della legge 132/2018 (di conversione del cosiddetto decreto Salvini), sono attualmente gli unici ad avere accesso al sistema Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) ed oggi, per effetto della suddetta legge, denominato Siproimi (Sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati), e dunque ad avere diritto ad un’accoglienza “emancipante” e “integrata”.

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