L’impatto della Brexit sugli equilibri geopolitici

01 Pubblicazione su rivista
Boria Edoardo
ISSN: 1826-3534

Sulla geopolitica incombe perennemente l’aspettativa predittiva. La richiesta, cioè, di fornire interpretazioni plausibili e fondate delle possibili evoluzioni del sistema delle relazioni internazionali e degli equilibri tra i suoi protagonisti. Queste supposte potenzialità scenaristiche non le vengono attribuite per caso. La geopolitica infatti, almeno nella sua versione scientifica che tiene fede e dà senso al prefisso “geo”, sviluppa il proprio ragionamento sulla politica internazionale a partire dai fattori geografici, quali la posizione assoluta o relativa di un paese e le sue risorse naturali. Queste componenti risultano sostanzialmente stabili nel lungo periodo e quindi valide non solo per la comprensione dell’attualità ma anche del futuro. In altre parole, quelli geografici sono elementi di fondo che, per la loro sostanziale stabilità, risentono marginalmente delle contingenze della cronaca politica e quindi risultano in grado di continuare a esercitare i loro effetti negli anni a venire.
Torneremo sui fattori geografici nella seconda parte dell’articolo per dar conto di alcune linee di tendenza connesse al caso di studio. Preliminarmente, però, occorre inquadrare il panorama complessivo entro il quale interpretare le conseguenze geopolitiche innescate dalla Brexit. Si fornirà al riguardo una breve disamina dei suoi effetti e del conseguente riallineamento delle posizioni dei protagonisti della politica internazionale.

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