L’economia cinese tra il tardo Impero e la fase repubblicana: la grande divergenza e il “secolo delle umiliazioni"
L’ultimo secolo dell’Impero Qing (1800-1912) conobbe quella che Kenneth Pomeranz ha definito come “Grande Divergenza” (2000), ovvero l’emersione, contemporaneamente alla Rivoluzione Industriale europea, di un gap crescente tra la performance economica del vecchio continente e quella dell’Asia, Cina in particolare. Pur partendo da una posizione di superiorità economica rispetto all’Europa, conseguita durante il periodo Song (960-1279) grazie alla modernizzazione delle tecniche agricole e all’urbanizzazione, la Cina imperiale conobbe, prima, un lungo periodo di stagnazione (1400-1800), e poi, un vero e proprio declino (1800-1912) (Brandt L. et al. 2014: 10). Secondo gli studiosi, a determinare questo crescente divario avrebbero contribuito diversi fattori.