La progettazione dell'ambiente biotico per un riequilibrio del microclima urbano
E’ noto che alcuni dei principali fattori abiotici che caratterizzano il microclima urbano, siano essi di ordine fisico, come la temperatura, l’umidità dell’aria, i livelli di soleggiamento al suolo e in rapporto all’edificato, i flussi di ventilazione, oppure di ordine chimico, come gli inquinanti presenti nelle atmosfere urbane, hanno rilevanti interazioni con i fattori biotici urbani, dai quali risultano sensibilmente influenzati. Il fondamentale fattore biotico a cui ci si riferisce è rappresentato dagli impianti vegetazionali urbani, siano essi riferiti al livello dello spazio urbano (parchi urbani, verde d’arredo, verde attrezzato, ecc.) che integrati agli edifici (green roof, verde verticale, giardini pensili). Tale fattore biotico stabilisce importanti interazioni fisico-chimiche con i fattori abiotici, soprattutto di livello microclimatico, favorendo condizioni di salubrità e di comfort ambientale sia in rapporto agli spazi urbani che all’interno degli edifici che con tali spazi si interfacciano. Differenti sono i tipi di regolazione e miglioramento del microclima urbano che il fattore biotico può esercitare: la regolazione attraverso sensibili effetti sulle temperature (mitigazione dell’isola di calore urbana), sulle condizioni igrometriche, sulla ventosità locale; il miglioramento della qualità dell’aria e il controllo/contrasto degli agenti inquinanti prodotti dalle diverse tipologie di sorgenti inquinanti (isolate, multiple, lineari, areali) presenti nelle aree urbane; la mitigazione e il controllo dell’inquinamento acustico. L’articolo, definite le tipologie e le differenti configurazioni che gli impianti vegetali possono assumere nei centri urbani, siano queste relazionate allo spazio pubblico che riferite e integrate agli specifici organismi edilizi, dopo averne elaborato una classificazione tipo-morfologica originale illustra i risultati del processo valutativo, in termini qualiquantitativi, degli effetti e delle incidenze delle suddette interazioni tra gli elementi bioticovegetazionali (in funzione per l'appunto delle specifiche configurazioni e tipologie di impianto individuate) e i fattori abiotici di livello microclimatico, tentando altresì di tracciare possibili direzioni di ricerca e di approccio strategico-progettuale funzionali agli obiettivi di ottimizzazione di quel particolare contesto climatico definibile come 'microclima urbano'. Attraverso specifici approcci e strategie di intervento, anche un 'contesto immateriale' come il microclima urbano può essere progettato, riequilibrato, mitigato e controllato. Ciò costituisce un obiettivo raggiungibile, concretamente attuabile e non più differibile: Gli agglomerati urbani, in relazione alle loro complesse caratteristiche morfologico-costitutive e 'metaboliche', richiedono una costante ottimizzazione delle modalità di approccio tecnico-progettuale funzionali alla loro trasformazione, al fine di garantire uno standard di qualità in cui la salubrità dell’ambiente, il comfort e il benessere ambientale, costituiscano una tematica centrale e sostanziale.