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Le nuove tecnologie – smart object e IoT – in linea con l’evoluzione della domotica, sono entrate anche in bagno consentendo l’attivazione di funzioni da remoto, piuttosto che il controllo elettronico di temperatura dell’ambiente o dell’acqua, regolazione della potenza dei flussi, regolazione dell’illuminazione, riscaldamento del coprivaso del wc elettronico, ecc.
Parallelamente a questo scenario tecnologico si è sviluppata una linea di ricerca sia sui materiali che sulle tipologie dei prodotti, che si è concentrata sull’igiene: su come cioè facilitare le operazioni di pulizia e/o garantire un’igiene più duraturo.
Per igiene si intende non solo la rimozione di ciò che è visibilmente sporco ma anche, compito più arduo da misurare, sull’eliminazione di batteri e di componenti invisibili.
In un contesto pandemico e virale quale quello scaturito in questo anno dal Covid 19, l’ambito del Bathroom Design che si concentra sulla garanzia dell’igiene assume quindi una notevole rilievo, stimolando l’ampliamento dello spazio di sperimentazione su materiali e prodotti e aprendo anche una riflessione sul ruolo del design della “comunicazione” di prodotto.