Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2066990
Anno: 
2020
Abstract: 

L'acquisizione della grammatica del nome e del verbo francese è complessa in quanto i fenomeni variano radicalmente a seconda che si ascolta o si scrive la lingua. Le ricerche sull'acquisizione della morfologia nominale e verbale del linguaggio scritto hanno evidenziato l'esistenza di frequenti errori sia nelle produzioni di apprendenti francofoni in età scolastica che in quelle degli adulti. Per quanto riguarda l'acquisizione della morfologia del francese come lingua straniera (FLE), a differenza di altre lingue, disponiamo attualmente in italiano di pochissimi dati provenienti da ricerche empiriche, soprattutto quando si contempla il compito cognitivo più complesso quale la scrittura sotto dettato.

Allo scopo di promuovere e arricchire gli studi empirici in questo ambito e tenendo conto della dimensione cognitiva di tale acquisizione/apprendimento, proponiamo l'elaborazione di una risorsa linguistica digitale incentrata su lessemi "di base" della lingua francese che hanno la proprietà di presentarsi nei testi sotto forma di segmenti tendenzialmente omofoni interpretabili sia come una costruzione verbale che nominale. La risorsa è stata ideata come un data base con applicazione informatica per gestirne l'esplorazione. È destinata 1) a sostenere la ricerca empirica sull'acquisizione di fenomeni morfologici complessi della lingua francese fornendo dati codificati e annotati secondo parametri cognitivamente pertinenti per l'apprendimento; 2) a essere adoperata nella formazione in ambito universitario dei futuri insegnanti di francese lingua straniera (FLE).

ERC: 
SH4_10
SH4_5
SH4_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2811543
sb_cp_es_391331
Innovatività: 

Le potenzialità di realizzare un avanzamento offerte da questa ricerca si riassumono in tre ambiti essenziali alla comprensione di come la morfologia verbo-nominale venga acquisita dagli studenti italofoni: ambito teorico, ambito empirico, ambito applicato.

L'avanzamento teorico risiede nell'aggiunta di una prospettiva teorica bi-modale orale/scritta, operata dalla proposta. Per quanto riguarda le prove (tasks) coinvolgenti la bi-modalità della lingua francese, i dati provenienti dai protocolli sperimentali dell'IPFC applicati all'italiano hanno fino a oggi valutato la pronuncia degli italofoni in lettura di parola isolata e in lettura di un testo. Essendo l'IPFC incentrato sull'interfonologia, le prove di produzione scritta di testi ascoltati (dettati) non sono state previste. Il database NoVerFra è ideato per offrire numerose risorse fondamentali per impostare protocolli sperimentali di dettato di segmenti, di frasi diverse contenenti il segmento, di brevi contesti d'uso diversi per un determinato segmento controllato secondo precisi parametri.

In secondo luogo, la base di dati NoVerFra è ideata per focalizzarsi strettamente sulla morfologia grammaticale del nome et del verbo, che ha provato di rappresentare uno degli ostacoli cognitivi maggiori dell'ortografia francese, sia L1 che L2, per parlanti con madrelingue diverse. NoVerFra ci risulta essere il primo progetto di questa natura e entità per la coppia di lingue italiano L1-FLE. I dati derivanti dagli studi empirici essendo estremamente ridotti in questo caso, è importante incentivare la ricerca sperimentale su quest'aspetto ai fini di meglio orientare gli interventi di rimediazione didattica. Il progetto NoVerFra muove il primo passo in questo senso, con l'obiettivo di mettere a disposizione dei ricercatori un corpus di dati controllati e teoricamente fondati cui attingere per realizzare protocolli dotati di validata scientifica .

La funzione didattica oltre a quella scientifica della base dati, consentirà di adoperare lo strumento applicativo e i dati linguistici per la formazione degli studenti che contemplano la professione d'insegnante della lingua francese, prevista dall'Ateneo. Attraverso il corpus di contesti d'uso la variazione morfologica del verbo e del nome viene realmente illustrata nella sua dimensione sintagmatica e paradigmatica. Sul grand numero di esempi, diventa più facile cogliere i fattori che governano le intermittenze foniche (concatenazione, liaison, alternanze consonanti finali) e grafiche (flessioni mute del verbo vs del nome). Come si sa, l'incremento del campione di linguaggio cui viene esposto l'apprendente rappresenta un vantaggio notevole rispetto alle metodologie tradizionali d'insegnamento della grammatica, soprattutto se l'apprendente assume un ruolo attivo nell'analisi dei fenomeni. Ipotizziamo che la formazione del futuro insegnante alle metodologie di apprendimento guidato dal corpus ("corpus driven"), ossia su numerosi dati dell'uso, avrà ricadute positive per lo studente sia dal punto di vista della consapevolezza metalinguistica in ambito morfologico, sia nell'acquisizione delle regole morfologiche imprescendibili della lingua orale e della lingua scritta.

Per quanto riguarda l'innovatività della ricerca, essa risiede in gran parte nell'associazione fra linguistica e informatica. Oltre all'attrattività che rappresenta l'interazione con la base di dati per apprendente ¿ che potrebbe ritrovare gusto all'insegnamento esplicito della grammatica ¿, il data base offre oggettivamente il vantaggio di poter essere facilmente condivisa. Sotto questo aspetto, ci auguriamo la possibilità di allacciare collaborazioni con ricercatori in linguistica applicata e con il Centro linguistico di Ateneo ai fini di poter avviare nuovi protocolli sperimentali che coinvolgano gli studenti francesisti dell'Ateneo.

Codice Bando: 
2066990

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