Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1572404
Anno: 
2019
Abstract: 

La ricerca si propone di dar seguito ad un altro studio -- allora collettivo e interdisciplinare -- finanziato tra i grandi progetti d'ateneo nel 2015. In quell'occasione il proponente chiese a colleghi di vari ambiti culturali di stabilire una terna di lemmi, collegati fra loro, su cui riflettere, a partire dai testi letterari e, più in generale, dai contesti culturali nei quali trovavano applicazione. Il Prof. Finazzi Agrò, che di quella ricerca fu l'ideatore, chiese ad un teorico della letteratura, ad un teologo e ad un magistrato di riflettere con lui sulle nozioni di Dono/Perdono/Condono.
Nell'attuale contesto socio-culturale, con il collega Ugo Rubeo (che aveva preso parte anche al progetto finanziato nel 2015), egli ritiene doveroso, nell'ultimo anno della sua attività di docente, proporsi (e proporre, ovviamente, anche ad altri colleghi del Dipartimento) una riflessione su termini speculari ed opposte rispetto a quelle esaminate nella ricerca precedente,
Di fatto, l'insorgere, in tempi recenti, di formazioni politiche di stampo populista capaci di assicurarsi in breve tempo il consenso politico in una varietà di regimi democratici negli Stati Uniti come in Europa, nei paesi dell'Est come in America del Sud è stato segnato da un comune fenomeno di rinnovata aggressività e di degrado linguistico che ci si propone qui di studiare attraverso una riflessione a più voci su un nucleo di lemmi -- quali Rabbia/Risentimento/ Vendetta-- ritenuti particolarmente significativi per valutare le caratteristiche globali del fenomeno appena descritto.

ERC: 
SH5_8
SH3_2
SH5_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2153312
sb_cp_es_280708
sb_cp_es_280707
Innovatività: 

A quel che risulta, non esistono studi specifici sul passaggio da un regime del dono e del perdono ad uno nel quale a dominare sono la vendetta e la rabbia.
Il punto di partenza, nel caso specifico, è stato per il proponente la visione del film-documentario in due parti intitolato "La rabbia", firmato nel 1963 da Pier Paolo Pasolini e Giovanni Guareschi. Le due prospettive ideologiche contrapposte sui mutamenti che intervenivano in quegli anni di decolonizzazione e di riassetto geopolitico mondiale conservano un alto valore ermeneutico, prestandosi a fornire una base utile ad intendere anche la situazione attuale.
Quali fondamenti teorici, oltre ad alcuni scritti ineludibili di Foucault ("L'archeologia del sapere", "Le parole e le cose", "L'ordine del discorso" e tutte le sue riflessioni sulla biopolitica), si farà ricorso anche ad alcuni testi di Giorgio Agamben, a partire dalla serie di volumi dedicata all'"Homo sacer" fino alla sua teoria delle segnature. Non a caso nel suo volume "Signatura rerum" del 2008, il filosofo italiano ripensando la nozione di Paradigma (in riferimento, soprattutto, a Foucault), arriva a riflettere sul sintagma latino "vim dicere" -- da cui discenderebbe la parola "vindice" e la nozione di Vendetta -- ribadendo la sua funzione fondativa all'interno del Diritto e del dispositivo giuridico.
Del resto, la Vendetta rappresentava, già nella letteratura ottocentesca, un meccanismo sociale che, generato da Rabbia e Risentimento, era chiamato a regolare, tramite la violenza, i conflitti. L'esempio, forse più chiaro, lo abbiamo nel "Conte di Montecristo" di Dumas padre, ma è altrettanto evidente il ricorso a tale pratica anche nella cultura di massa contemporanea: si pensi soltanto alla fortuna attuale goduta, a livello globale, dai cosiddetti "Avengers", che hanno sostituito eroi dotai di poteri eccezionali che ponevano, anch'essi, al servizio della comunità, ma senza proporsi esplicitamente come "vendicatori".
Per la letteratura brasiliana del Novecento, si prenderanno, come detto, in esame alcune opere dei due più importanti scrittori del secolo scorso: João Guimarães Rosa (che in molte sue opere illustra magistralmente il passaggio dalla barbarie alla civiltà, dall'arcaico al moderno nelle zone più interne del Brasile) e Clarice Lispector la quale, fin dai suoi primi testi, si interroga sui limiti che separano la punizione -- prevista dalla civiltà giuridica -- dalla vendetta -- che precede e/o valica ogni istanza legale. Del regime di eccezione e di illegalità diffusa ci parlano, peraltro, anche i molti romanzi dedicati alla memoria della dittatura brasiliana, su cui concentrerà parte della ricerca.
Per quel che concerne la più recente produzione letteraria statunitense, il risentimento non sembra aver trovato finora forme di espressione particolarmente incisive, al di là di un sarcasmo diffuso e a volte umoristico, ma politicamente sterile. A livello letterario -- eccezion fatta per le opere di Walter Mosley -- questa situazione di estesa frustrazione non sembra, cioè, aver ancora trovato sbocchi creativi originali ed efficaci, capaci di comunicare quella scossa di cui, un po' ovunque nel mondo, si sente il bisogno e che, in tempi recenti, forse soltanto la rinnovata vitalità sociale di un genere come il noir è stata in grado di esprimere, in situazioni culturali anche molto diverse tra loro.

Codice Bando: 
1572404

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