Il cancro dell'esofago è il sesto tumore più diffuso al mondo, i tassi di sopravvivenza a lungo termine sono bassi anche dopo la terapia trimodale. Ciò è in parte correlato alla distribuzione diffusa e spesso imprevedibile delle metastasi linfonodali. La fluorescenza con verde indocianina (ICG) si è dimostrata sicura e fattibile nel rilevare il drenaggio linfonodale dall'esofago. Sebbene ancora in fase di sperimentazione, questa tecnica sembra migliorare accuratezza e radicalità della dissezione linfonodale. Nonostante vari innovativi trattamenti terapeutici, la chirurgia rimane l'unica soluzione curativa del cancro dell'esofago. La deiscenza anastomotica rimane una delle principali cause di morbilità e mortalità in chirurgia esofagea con elevati costi di gestione. Diverse procedure sono state testate con l'obiettivo di valutare la perfusione della regione anastomotica, ma nessuno di questi metodi è stato standardizzato nella pratica quotidiana. Negli ultimi anni, l'angiografia a fluorescenza intraoperatoria con ICG è stata introdotta per la valutazione della perfusione dei monconi in diversi distretti del tubo digerente da anastomizzare in procedure sia open che mini-invasive, con risultati ancora non definitivi. Scopo di questo studio è l'utilizzo della fluorescenza con ICG in corso di esofagectomia totale su tre campi sec. McKeown per cancro con duplice obiettivo: mappaggio linfatico per migliorare accuratezza e radicalità della dissezione linfonodale e valutazione intraoperatoria della vascolarizzazione anastomotica per ridurre il tasso di deiscenza anastomotica su base ischemica.