RNA non codificanti circolanti e telomeri come potenziali biomarcatori nella Malattia di Alzheimer.
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Franco Giubilei | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
La malattia di Alzheimer (AD) rappresenta una delle malattie neurologiche con la più alta prevalenza e con il maggior carico assistenziale nel nostro paese. Negli ultimi anni la ricerca nell'ambito delle malattie neurodegenerative si è occupata di definire biomarcatori che potessero consentire una diagnosi precoce in vista di una eventuale terapia sperimentale o comunque di una pronta presa in carico del paziente nei centri specializzati. I biomarcatori liquorali e di imaging presentano però una difficoltà di utilizzo nella pratica clinica, per cui la ricerca di biomarcatori sierici ha raccolto interesse crescente nella comunità scientifica. Tra i vari biomarcatori sierici piccoli RNA non codificanti sono stati associati a malattie neurodegenerative (malattia di Huntington, atassie spinocerebellari, Prader-Willi). L'obiettivo del nostro studio è quello di indagare una possibile relazione tra i livelli plasmatici degli snoRNA e l'esordio ed evoluzione clinica dell'AD, utilizzando dei marker cellulari, come la lunghezza dei telomeri leucocitari (LTL), parametri cognitivi (test neuropsicologici), funzionali (ADL e IADL) e di neuroimmagini.