Studio sul possible ruolo delle cellule gliali nel binge-eating disorder
Componente | Categoria |
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Adele Romano | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
Il disturbo da alimentazione incontrollata (BED) è il più frequente disturbo alimentare, per il quale mancano terapie efficaci e sicure. Inoltre, le conoscenze dei meccanismi cellulari coinvolti nel BED sono ancora molto scarse e, quindi, sono necessari nuovi studi volti a chiarirli, allo scopo di identificare possibili bersagli farmacologici. In questo contesto, le cellule gliali rappresentano un target di studio promettente e scarsamente esplorato. Esse, infatti, esercitano un ruolo chiave nel mantenimento dell'omeostasi cerebrale, nella regolazione della neurotrasmissione e della plasticità sinaptica e, proprio per la varietà e importanza delle funzioni svolte, sono state implicate in innumerevoli disturbi del sistema nervoso centrale. Nonostante ciò, sono poche le conoscenze sulle alterazioni gliali nel contesto del BED. La dimostrata presenza di neuroinfiammazione in condizioni di obesità, unitamente alla documentata capacità degli astrociti di percepire nutrienti e ormoni circolanti, e di rispondere di conseguenza, spingono ad approfondire il ruolo delle cellule gliali nel BED. Usando un modello animale sviluppato in ratto, ampiamente validato, mi prefiggo di effettuare indagini biochimiche e molecolari per meglio comprendere le basi neurobiologiche del BED, con particolare attenzione alle possibili modifiche morfo-funzionali di astrociti e microglia, e il loro impatto sulla funzionalità della sinapsi e sulla neurotrasmissione. Sarà inoltre valutata la presenza o meno di reattività gliale e di neuroinfiammazione. Le aree cerebrali studiate saranno quelle che sono maggiormente implicate nella regolazione omeostatica (ipotalamo) e edonica (circuito della gratificazione) della nutrizione. I risultati amplieranno le conoscenze attuali sulla neurobiologia del BED, e saranno tra i primi a chiarire il ruolo delle cellule gliali.