Biosintesi di idrogeli compositi a base peptidica contenenti nanoparticelle d'argento per applicazioni biomediche
Componente | Categoria |
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Cleofe Palocci | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
Sara Cerra | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente il gruppo di ricerca |
Le infezioni batteriche si manifestano con l'invasione e la successiva moltiplicazione dei batteri nei tessuti e/o nel sangue di organismi superiori. Nel caso in cui la patogenicità del batterio superi le capacità difensive dell'organismo si ha l'insorgenza dell'infezione. Tra gli approcci più innovativi nel controllo delle infezioni batteriche è emerso di recente l'uso di nanoparticelle d'argento (AgNPs). Questa tendenza è compatibile con una maggiore superficie reattiva delle NPs rispetto al metallo massivo e ad una dimensione comparabile con quella delle macromolecole biologiche. Per queste ragioni, le AgNPs presentano un'intrinseca e peculiare attività battericida. Tuttavia, all'interno di un organismo entrano in gioco diversi fattori che possono determinare una dispersione dal sito target, causando una riduzione dell'efficacia e l'insorgere di possibili effetti indesiderati. L'uso di materiali quali gli idrogel come carrier in grado di intrappolare le nanoparticelle, eviterebbe la perdita del contenuto bioattivo. Il presente progetto di ricerca avrà come obiettivo la preparazione di idrogeli peptidici compositi contenenti AgNPs funzionalizzate con leganti idrofili. Verranno utilizzati enzimi lipolitici commerciali per biosintetizzare Fmoc-tripeptidi autoassemblanti mediante una reazione di idrolisi inversa in ambiente acquoso partendo da un dipeptide e un amminoacido protetto dal gruppo Fmoc. Il tripeptide così formato agisce da idrogelatore autoassemblando in acqua a formare una struttura tridimensionale in grado di trattenere l'acqua stessa. Verranno messe a punto ed ottimizzate le procedure sintetiche per la preparazione in situ di AgNPs stabilizzate da leganti che ne prevengano l'aggregazione all'interno dell'idrogel a partire da sali di argento a basso costo quali precursori (es. AgNO3); verrà inoltre valutata la possibilità di impiego di sostanze riducenti/stabilizzanti ecosostenibili per la sintesi delle AgNPs.