Il progetto prende le mosse da una condizione emergenziale ¿ quella della pandemia da Covid-19 ¿ che ha visto profilarsi un quadro complesso nel rapporto tra Governo, istituzioni locali, media e cittadini. In questo scenario, sono risultate evidenti le spinte centrifughe e centripete nei confronti dei saperi esperti, talvolta persino in conflitto tra loro, così come è emerso un atteggiamento ambiguo nei confronti della tecnologia, apparsa sotto le spoglie del vaccino. A partire da queste premesse, è risultata chiara la necessità di fare luce sulla complessità di questi rapporti, nel tentativo di dare conto sia dell¿efficacia/efficienza della campagna vaccinale ¿ che, nel suo complesso, ha fatto registrare l¿avvicendamento sia del Governo che della figura apicale a presidio della campagna stessa ¿ sia del modo in cui i media hanno orchestrato le informazioni che arrivavano dalle istituzioni e dai tanti esperti che hanno caratterizzato il vivace e contraddittorio carosello mediatico a cui si è assistito. Proprio per questo, la ricerca prevede di imboccare due piste distinte ma convergenti: una valutativa, l¿altra orientata a esplorare la dimensione comunicativa. La prima poggerà tanto su dei focus group e delle interviste focalizzate rivolte ai beneficiari e agli operatori, coinvolti a vario titolo nella conduzione della campagna, quanto su un Delphi group tra esperti di vari settori implicati nei processi di progettazione, implementazione e monitoraggio della campagna vaccinale. La seconda intende analizzare la tematizzazione della campagna vaccinale su diversi media, facendo riferimento alle tre regioni italiane chiave che ospitano i maggiori centri metropolitani del Paese e che sono state particolarmente rilevanti rispetto all¿andamento della campagna: Lombardia, Lazio e Campania. Le due linee di ricerca convergeranno sul tentativo di osservare le discrasie esistenti tra sistema mediatico e saperi esperti.