Effetto della condizione di bilinguismo sull'efficienza delle funzioni esecutive
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Laura Di Giunta | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
Ad oggi non esiste ancora una definizione univoca di bilinguismo, per questo motivo possono essere considerate bilingue persone con una storia linguistica molto differente. Conoscere più lingue implica che queste si attivino contemporaneamente nel cervello anche quando se ne utilizza una. Per questo motivo è necessario un controllo costante per selezionare la lingua adatta a ogni specifico contesto e questo sembrerebbe determinare un maggiore sviluppo cognitivo. Il bilinguismo sembrerebbe avere un effetto positivo sulle funzioni esecutive. Secondo Miyake e Friedman (2000) le funzioni esecutive includono la flessibilità cognitiva, la capacità di inibizione e la memoria di lavoro. Negli ultimi anni diversi studiosi hanno dibattuto circa l¿esistenza di un effetto positivo determinato dalla condizione di bilinguismo ma recentemente l¿esistenza di tale vantaggio è stata messa in discussione. Diversi fattori sembrerebbero aver determinato risultati contrastanti, ad esempio la storia linguistica dei partecipanti, lo status socioeconomico e le caratteristiche dei compiti sperimentali utilizzati per le valutazioni. Inoltre, tale effetto positivo non sembrerebbe emergere in maniera uniforme in tutte le età. I risultati a favore dell¿esistenza dell¿effetto positivo del bilinguismo riguardano gli studi che hanno coinvolto una popolazione anziana, in cui è emerso un rallentamento dei sintomi di declino cognitivo oppure bambini, che si trovano ancora in una fase di sviluppo delle funzioni cognitive. Al contrario, gli studi condotti con giovani adulti, che si trovano al picco dello sviluppo delle funzioni cognitive, non sembrerebbero evidenziare un migliore funzionamento esecutivo nella popolazione bilingue. L¿obiettivo di questa ricerca è verificare l¿esistenza del vantaggio bilingue nelle funzioni esecutive in un gruppo di adulti monolingui e bilingui, controllando alcuni dei fattori che sono stati identificati come possibili modulatori dei risultati ottenuti in precedenza.