Correlati neurocognitivi delle differenze individuali nella navigazione spaziale: uno studio comportamentale e di neuroimaging
Componente | Categoria |
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Cecilia Guariglia | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
Lo studio dei processi cognitivi legato alla navigazione spaziale ha evidenziato il forte impatto delle differenze individuali, che modulano la percezione delle caratteristiche ambientali e le forme di acquisizione della conoscenza spaziale. L'effetto di questa modulazione ha un impatto non solo nelle prestazioni, ma anche a livello neurale, evidenziando differenze neuroanatomiche fra i cosiddetti buoni o cattivi navigatori. Una delle differenze individuali che maggiormente influenza la navigazione spaziale è lo stile cognitivo, inteso come dipendenza/indipendenza dal campo, che è una caratteristica pervasiva del funzionamento individuale, che non può essere modificata dall'apprendimento o dall'esperienza. Diversi studi hanno analizzato l'influenza dello stile cognitivo nei compiti di navigazione spaziale, evidenziandone un ruolo cruciale nel predire la modalità con cui gli individui elaborano le informazioni ambientali e la strategia navigazionale, specialmente l'abilità di presa di prospettiva egocentrica e la mental imagery. Ad oggi, nessuno studio ha però indagato i maccanismi neurali alla base della relazione tra lo stile cognitivo e la navigazione spaziale, pertanto questo studio si pone l'obiettivo di colmare questa lacuna. Saranno quindi indagati lo stile cognitivo, la presa di prospettiva egocentrica e la mental imagery utilizzando test appositi per lo studio di questi costrutti. I partecipanti allo studio si sottoporranno inoltre ad un protocollo di risonanza magnetica mirato ad individuare le differenze a livello del volume cerebrale e della connettività funzionale a riposo. I risultati di questo studio saranno utili a comprendere i meccanismi di base delle differenze individuali in compiti complessi come la navigazione spaziale e, più nello specifico, quali siano le regioni cerebrali coinvolte in questi meccanismi.