Il Theta-Gamma Coupling: potenziale marker neurofisiologico predittivo di declino cognitivo nella malattia di Parkinson

Anno
2021
Proponente Maria Ilenia De Bartolo - Ricercatore
Sottosettore ERC del proponente del progetto
LS5_7
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Matteo Costanzo Dottorando/Assegnista/Specializzando componente il gruppo di ricerca
Giovanni Fabbrini Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente)
Abstract

Il declino cognitivo è uno dei sintomi non motori più comuni e invalidanti nella malattia di Parkinson (MP). Finora, non è stato identificato un biomarcatore facilmente riproducibile e di basso costo in grado di predire il rischio di sviluppare demenza nella MP. Attraverso l'analisi EEG, è possibile indagare un indice neurofisiologico di corretta decodifica e recupero di informazioni in compiti di memoria: il theta-gamma coupling (TGC). Il TGC è un accoppiamento di frequenze incrociate tra la fase theta (4-8 Hz) e l'ampiezza gamma (30-80 Hz). Durante il recupero dell'informazione in compiti di memoria è stato ampiamente dimostrato un aumento dell'accoppiamento tra la fase theta prefrontale e l'ampiezza gamma parietale: il TGC aumenta per le informazioni ricordate, rispetto a stimoli nuovi o dimenticati. Pazienti con malattia di Alzheimer (AD) e Mild Cognitive Impairment (MCI) presentano livelli ridotti di TGC rispetto ai controlli sani (HV), ed in particolare nei pazienti MCI, il TGC è ridotto anche in presenza di normali performance cognitive in task di memoria di lavoro. Il TGC, pertanto, potrebbe rappresentare un indice precoce di disfunzione cognitiva e un potenziale marker predittivo di declino cognitivo. Obiettivo del nostro studio, è di indagare i livelli di TGC in 30 pazienti con MP di nuova diagnosi e non dementi, e 30 HV di pari età, durante un compito di memoria di lavoro e un compito di memoria visuospaziale. I domini cognitivi più frequentemente compromessi nei pazienti con MP in fase iniziale riguardano le funzioni esecutive e visuospaziali. Pertanto, ipotizziamo di trovare ridotti livelli di TGC durante l'esecuzione di task che esplorano queste funzioni nei pazienti con MP rispetto agli HV, anche in presenza di normali performance cognitive comportamentali. Secondariamente, verificheremo eventuali correlazioni tra TGC e sottotipo clinico di MP, ed infine se il TGC è un potenziale indice predittivo di declino cognitivo nella MP.

ERC
SH3_9, LS7_3, SH4_6
Keywords:
NEUROLOGIA, NEUROSCIENZE, FISIOPATOLOGIA MEDICA, FUNZIONI COGNITIVE

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