Attività antimicrobica di gentamicina veicolata da nanoemulsioni verso ceppi di Escherichia coli uropatogeni
Componente | Categoria |
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Catia Longhi | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
Jacopo Forte | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente il gruppo di ricerca |
Escherichia coli uropatogeno (UPEC), è il batterio più frequentemente isolato dalle infezioni del tratto urinario (ITU) che rappresentano ad oggi un importante problema di Sanità Pubblica. Gli UPEC, a lungo considerati dei patogeni strettamente extracellulari, sono in grado di invadere le cellule epiteliali del tratto genito-urinario formando delle grandi inclusioni intracitoplasmatiche, simili a biofilm, dette comunità batteriche intracellulari o IBCs che sono spesso causa del fallimento delle terapie convenzionali, con conseguente aumento del fenomeno dell'antibiotico-resistenza. Tra gli antibiotici aminoglicosidici la gentamicina (GM) mostra un'attività battericida concentrazione-dipendente e un effetto post-antibiotico prolungato contro un ampio spettro di batteri inclusi UPEC. A causa della sua natura polare, però, il tasso di assorbimento orale e la penetrazione tissutale sono scarsi oltre al fatto che risulta esclusa dalla maggior parte delle cellule. Al fine di migliorarne le caratteristiche terapeutiche, l'uso della nanotecnologia ha ricevuto particolare attenzione. Diversi studi hanno dimostrato che vari sistemi di nanocarriers possono essere utilizzati per migliorare il trasporto e l'assorbimento di diversi antibiotici. In questo progetto saranno messi a punto e caratterizzati sistemi di veicolaggio della GM, quali le nanoemulsioni acqua in olio. L'attività antimicrobica, l'ingresso ed il rilascio dell'antibiotico saranno valutati in cellule vescicali infettate con Escherichia coli uropatogeni intracellulari e persistenti.