La poesia politica in Curia da Avignone a Roma (1334-1513). Produzione, circolazione, interpretazione tra tardo Medioevo e Umanesimo.

Anno
2021
Proponente Lorenzo Geri - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH5_2
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Marco Grimaldi Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Maria Accame Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Alessandro Pilosu Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Filip Malesevic Assistant-docteur Université de Fribourg, Département d'histoire Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Lodone Michele assegnista Università Ca' Foscari Venezia Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

Il progetto prenderà in esame la produzione poetica di carattere politico, in latino e in volgare, scritta da curiali e letterati in rapporto con la Curia tra il tardo Medioevo e il Quattrocento. L'intento è quello di indagare l'impatto del modello dantesco e petrarchesco sulla poesia politica indirizzata ad ambienti curiali negli anni della lunga crisi del papato, dal pontificato di Giovanni XXII a quello di Giulio II. Il censimento riguarderà testimonianze di varia natura, dai componimenti anticuriali di Petrarca ai carmina satirici di Giovanni Antonio Campano, dalle egloghe encomiastico-profetiche in voga durante il pontificato di Pio II alle pasquinate latine pubblicate all'inizio del XVI secolo. Si tratta di un corpus variegato, disperso tra manoscritti (spesso di dedica), cinquecentine, edizioni sette-ottocentesche e studi moderni che attende una ricognizione complessiva. Lo studio dei testi in questione e della loro diffusione permetterà di leggere controluce il serrato dibattito di carattere teologico e politico che si accompagnò ad eventi che segnarono la coscienza dei contemporanei, dal Concilio di Vienne a quello di Costanza, dallo Scisma d'Occidente al tentativo di deporre Giulio II. Con l'eccezione costituita da Petrarca, per il periodo iniziale, e dalle prime attestazioni del genere della pasquinata, per quello conclusivo, infatti, si tratta di testi considerati minori e minimi, pur essendo, in molti casi, opera di personaggi di primo piano oltre a presentare un notevole interesse storico, filologico e linguistico. Censire e studiare le testimonianze in questione, mettendole in rapporto con la coeva produzione umanistica di ambito curiale, ben indagata dalla critica, e con i recenti studi sugli autori volgari del tardo Trecento, infatti, permetterà di ricostruire nel dettaglio un capitolo poco noto ma significativo della storia della poesia italiana.

ERC
SH5_2, SH5_8, SH6_6
Keywords:
LETTERATURA ITALIANA MEDIEVALE, POESIA, FILOLOGIA ITALIANA, FILOLOGIA UMANISTICA, STORIA DELLA CHIESA

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