Anuli narrantes: indicatori di status e genere a Leopoli-Cencelle

Anno
2021
Proponente -
Struttura
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH6_3
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Francesca Romana Stasolla Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente)
Abstract

Nell'ambito di una ricerca volta all'analisi del profilo economico-sociale della popolazione della città medievale di Leopoli-Cencelle, è emersa la possibilità di identificare eventuali indicatori che possano fornire informazioni utili per associare i materiali utilizzati nella composizione degli anelli da dito con lo status dei proprietari e con il loro genere di appartenenza. Da qui la decisione di analizzare alcuni anelli, provenienti da contesti funerari e non, collocabili tra il XII e il XV secolo, con un approccio multidisciplinare estremamente valido anche per tentare di riconoscere possibili significati sottesi, che in modo più o meno diretto, possano legarsi ad una particolare simbologia al di là di una semplice espressione di gusto. Ben attestata è, d'altro canto, l'attitudine medievale a leggere ogni rappresentazione, figurata o letterale che fosse, come portatrice di un significato altro, soggetta perciò ad una serie di interpretazioni. Le ricerche archeologiche intraprese a partire dal 1994 dall'Università di Roma Sapienza sulla città di Cencelle e perpetuate fino ad oggi, grazie anche al progetto Grandi Scavi di Ateneo, hanno permesso di acquisire informazioni preziose sulle dinamiche sociali della città e continuano ad offrire molteplici spunti per la ricerca scientifica. L'indagine che si intende svolgere, si basa sul confronto con le varie discipline di natura archeometrica e antropologica, ma fortemente ancorata al dato materiale e al contesto archeologico e si propone di fornire un arricchimento di conoscenze circa i modi con i quali una società bassomedievale potesse esprimere la propria identità e strutturazione interna. Alla luce di ciò, c'è dunque spazio per un atteggiamento mentale, che assuma la polisemanticità dei reperti mobili come un valore in sé, come testimonianza dell'esistenza nei singoli oggetti e nei contesti in cui li si ritrova di un universo di significati possibili, da esplorare con attenzione.

ERC
SH6_3, SH6_6, SH6_12
Keywords:
CULTURA MATERIALE, STRUMENTAZIONE E METODI DIAGNOSTICI, PRODUZIONE, ANTROPOLOGIA DEL GENERE, STORIA CULTURALE

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma