Il progetto di ricerca intende riflettere sulla relazione tra libri, dibattiti culturali, saperi scientifici e sulle reti intellettuali che si configurano intorno a questa relazione attraverso il fenomeno della creazione di importanti raccolte librarie private a Roma (e non solo) fra XVI e XVII secolo, in una fase di particolare dinamismo culturale ed editoriale dello spazio urbano romano in cui si dispiega, nello stesso tempo, un'azione di controllo e di repressione da parte della censura che non sembra, tuttavia, avere ostacolato del tutto la circolazione di saperi che potessero connettere la città del papa all'Europa moderna e a nuovi mondi lontani.
Il focus principale sarà la ricostruzione e l'analisi delle biblioteche di alcune figure rappresentative del mondo culturale romano del `600, in particolare il matematico Gasparo Berti e l'accademico dei Lincei Cassiano dal Pozzo, il cui carteggio, in gran parte ancora inesplorato, permetterà di ricostruire la capacità di intersecare mondi culturali e saperi diversi - eruditi, antiquari, medici, matematici - e di intrecciarli in una fitta rete di relazioni intellettuali e umane. Ricostruendo il network di studiosi di cui dal Pozzo rappresentava un punto di riferimento negli anni del pontificato di Urbano VIII, intendiamo indagare il ruolo ricoperto dall'allora segretario del cardinal nipote Francesco Barberini come mediatore di saperi scientifici nell'ambito del dibattito medico, matematico, filosofico del tempo.
Un secondo focus concernerà lo studio, con un approccio comparativo, della specificità delle relazioni tra Roma e Firenze e tra questi due centri politici e culturali dell'Italia del `600 con la capitale della Monarchia spagnola, viste attraverso il prisma di alcune collezioni librarie (Girolamo da Sommaia) e di peculiari operazioni editoriali (Tesoro messicano).
Il progetto ha dunque un saldo ancoraggio romano, ma intende seguire anche traiettorie europee e, attraverso gli itinerari iberici, extraeuropee.