Advanced diagnostic tools and resilience of electrical components used in medium and low voltage electrical networks
Componente | Categoria |
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Stefano Lauria | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Fabio Massimo Gatta | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Massimo Pompili | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Il TIQE 2016-2023 (ARERA, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) prevede penali sempre più ingenti a carico dei Distributori per le interruzioni anche brevi del servizio elettrico. Sempre secondo tale TIQE non sono computate le interruzioni imputabili a cause di forza maggiore o a cause esterne. Tra le cause di forza maggiore che lo stesso TIQE prevede vi sono gli eventi eccezionali, anche climatici (come le ondate di calore), in grado di causare il superamento dei limiti di progetto per i quali l'impianto è stato costruito.
Nell'ambito di una più ampia collaborazione tra il DIAEE e il Distributore elettrico della città di Roma (Areti) sono già in corso studi per aumentare la resilienza tenuto conto del cambiamento climatico in atto per quanto attiene i componenti che si andranno ad installare nel futuro. Scopo della presente ricerca è invece quello di valutare sperimentalmente l'andamento delle temperature di effettivo funzionamento dei cavi interrati di media tensione al variare delle temperature e delle piogge che si possono verificare durante il periodo estivo.
A tal fine, si prevede di installare un datalogger in grado di monitorare contemporaneamente correnti transitanti in linee in cavo interrate di media e bassa tensione della rete romana, temperature ambiente e del sottosuolo, e umidità del terreno, al fine di verificare la correlazione esistente tra tassi di guasto di cavi interrati (giunti) e tali eventi eccezionali anche tenuto conto dei limiti di progetto per i quali gli stessi cavi e giunti sono stati realizzati.
Verrà inoltre approfondito, per alcuni componenti installati sulla rete elettrica di bassa tensione, il degrado progressivo delle prestazioni sempre imputabili alle mutate condizioni climatiche oltre ai disturbi condotti di compatibilità elettromagnetica. Infatti, tali disturbi nel range di frequenza 3-150 kHz risultano sempre più critici per la sempre maggior diffusione di apparati elettronici dedicati alle comunicazioni.