Tecniche innovative di estrazione di poliidrossialcanoati prodotti da colture microbiche miste e fanghi di depurazione
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Mauro Majone | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
Tra le bioplastiche biodegradabili, i poliidrossialcanoati (PHA) risultano essere i più interessanti, in quanto vengono prodotti come riserva di carbonio, sotto forma di granuli insolubili, da molteplici specie microbiche con la possibilità di sfruttare diversi rifiuti organici come substrato. A tal proposito, negli ultimi anni c'è stato un notevole interesse nei confronti delle colture microbiche miste (MMC) e dell¿utilizzo di substrati a basso costo. Infatti, l'uso combinato di rifiuti come materie prime e l'impiego di MMC, consentirebbe una notevole diminuzione dei costi operativi e di investimento, contrariamente a quanto avviene attualmente in scala industriale per la produzione da colture pure (condizioni sterili e substrati sintetici). Nonostante ciò, lo step di estrazione e recupero del PHA dalle cellule resta l¿aspetto più critico del processo basato su MMC, seppur ancora solamente in scala pilota. Diverse tecnologie di recupero sono state proposte e studiate in scala di laboratorio e pilota: estrazione con solventi (alegenati e non), digestione chimica, trattamento enzimatico e rottura meccanica, rottura con fluido supercritico, e tecniche di flottazione. In questo ambito si investigheranno modalità innovative di estrazione del PHA (utilizzo di solventi ecocompatibili; ossidazione mediante reagenti inorganici) e i possibili effetti dei diversi trattamenti estrattivi sulle proprietà del polimero estratto.