Gli elementi strutturali snelli curvi trovano molte applicazioni nella tecnica: vediamo archi circolari e parabolici in ambito civile (ponti, coperture, armature di gallerie) e industriale (molle a balestra, supporti e rinforzi di macchine); si hanno anelli di tenuta o rinforzo in cilindri e macchine e in coperture a volta di grandi edifici; travi a doppia curvatura sono pale di turbine e giranti eoliche o supporti per coperture di grandi spazi. I modelli matematici usuali per descrivere e predire il loro comportamento fisico non tengono conto, tuttavia, di alcuni fenomeni importanti e applicazioni innovative possibili. Infatti, non sono ben stabilite le risposte di questi elementi a sollecitazioni residue che inducono biforcazioni dell'equilibrio e variazioni della dinamica libera. Parimenti, ha interesse esaminare la risposta in presenza di: a) danneggiamenti localizzati (ai fini di monitoraggio e manutenzioni successive); b) proprietà materiali variabili lungo l'asse e nella sezione trasversale (seguendo le tendenze della tecnica contemporanea d'uso di materiali nuovi e con possibilità di ottimizzare la risposta dell'elemento); c) fenomeni di localizzazione delle deformazioni, quali d-cone e altre singolarità. Molto interessante è anche lo studio di elementi `intelligenti' che presentino configurazioni stabili anche lontane ma raggiungibili con poca spesa energetica, con applicazioni come sensori e/o attuatori in campi di frontiera. Il progetto si pone l'obiettivo di portare avanti lo stato dell'arte in questi ambiti, per mezzo di modelli matematici più raffinati rispetto a quelli di letteratura (con l'aggiunta di termini geometrici o costitutivi non-lineari, non isotropi e/o non omogenei, per esempio), così come di strumenti analitici e numerici più raffinati o più snelli e veloci di quelli attuali (per esempio, con discretizzazioni mono-dimensionali anziché bi- o tri-dimensionali). Ove possibile, questi risultati saranno corroborati da evidenze sperimentali.