Il mercurio è uno dei più pericolosi inquinanti di acqua e suolo a livello mondiale. Per questo motivo è di primaria importanza mettere a punto metodologie che permettano di rimuovere questo pericoloso metallo dagli scarichi industriali prima che venga immesso nell'ambiente. Il progetto di ricerca ha come obiettivo principale di definire la capacità di idrossiapatite, sintetizzata da rifiuti di gusci di molluschi (MSHAP), di rimuovere ioni Hg2+ da soluzioni acquose.
L'efficienza di questo innovativo ammendante, la cui preparazione può consentire di ridurre il volume di un importante rifiuto dell'industria del cibo e il recupero di materiali utili, sarà valutata in base ai risultati di esperimenti in batch. Si studieranno gli effetti del dosaggio di MSHAP, della concentrazione iniziale di Hg, del tempo di interazione tra l'ammendante e la soluzione e del pH iniziale. La sintesi di MSHAP sarà eseguita a partire da gusci di Ruditapes philippinarum. Per l'acquisizione dei dati sperimentali sarà adottato un approccio multi-analitico che prevede l'applicazione di numerose e differenziate tecniche analitiche come la microscopia elettronica a scansione con microanalisi (SED-EDS), la spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier (FTIR), la diffrattometria a raggi X (XRPD), le analisi termo-gravimetriche (TGA, DTA), l'analisi mediante microsonda elettronica (EMPA) e le analisi chimiche mediante ICP-AES. I risultati sperimentali saranno valutati applicando vari modelli cinetici e di adsorbimento al fine di ricavare informazioni utili alla completa definizione dei meccanismi di cattura degli ioni Hg2+ da parte dell'apatite, sui quali ci sono ancora molte incertezze in letteratura.