Studio dei meccanismi responsabili dell'effetto terapeutico e differenziativo del secretoma di cellule staminali di derivazione adiposa (ASC): ruolo di microRNA.
Componente | Categoria |
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Cinzia Marchese | Tutor di riferimento |
Le cellule staminali mesenchimali derivanti da tessuto adiposo (ASC) sono una popolazione multipotente con capacità di auto-rinnovamento contenuta nella frazione vascolare stromale del tessuto adiposo.
Le ASC hanno proprietà immunosoppressive in grado di regolare il sistema immunitario grazie al rilascio di molecole anti-infiammatorie per via paracrina, tramite l'insieme di proteine solubili, esosomi e micro-vescicole noto come secretoma, il cui contenuto rispecchia quello genetico e proteomico delle cellule che lo secernono: è quindi in possesso delle medesime proprietà terapeutiche. Allo stesso tempo, permette di superare le complicazioni intrinseche dell'utilizzo di terapie cellulari che ne comprometterebbero l'efficacia clinica e la sicurezza.
Tra i fattori contenuti nel secretoma, i microRNA (miR), RNA endogeni non codificanti di circa 22 nt che regolano a livello post-trascrizionale geni bersaglio, rappresentano i mediatori principali dell'effetto paracrino delle ASC. Tuttavia, i profili di espressione dei miR nel secretoma delle ASC e il loro ruolo in specifici processi cellulari non sono stati ancora chiariti.
La neuropilina (NRP1), un co-recettore per fattori di crescita, è presente anche nelle ASC, dove sembra partecipare alle prime fasi del processo adipogenico. Data la capacità di NRP1 di legare ed internalizzare miR extracellulari, tale molecola potrebbe rivestire un ruolo cruciale nel mediare l'azione regolatoria del secretoma.
Il presente progetto si propone di analizzare il secretoma prodotto dalle ASC e valutarne l'utilizzo come mediatore delle loro proprietà terapeutiche. L'identificazione di specifici miR coinvolti nel differenziamento adipogenico permetterà di studiare strategie in grado di amplificare l'azione del secretoma delle ASC su cellule target. Si procederà poi con l'indagare il meccanismo molecolare attraverso cui i miR adipogenici agiscono sulla cellula bersaglio, prendendo in esame la neuropilina come loro potenziale recettore.