Studio del microbioma nel linfoma anaplastico associato a impianti protesici mammari

Anno
2020
Proponente Arianna Di Napoli - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
LS4_6
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Adriana Bonifacino Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Gianluca Lopez biotecnologo Anatomia Patologica Morfologica e Molecolare dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Sant'Andrea Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

Il linfoma a grandi cellule anaplastico associato a impianti protesici mammari (BI-ALCL) è un linfoma raro a cellule T periferiche che si sviluppa in donne portatrici di protesi mammarie. Il BI-ALCL si manifesta usualmente come un sieroma periprotesico tardivo (>1 anno dall'impianto) la cui formazione può dipendere anche da altre cause come infettive o traumatiche. Alla base della patogenesi del BI-ALCL è stata ipotizzata una stimolazione cronica del sistema immunitario che, in soggetti geneticamente predisposti, condurrebbe alla trasformazione neoplastica dei linfociti T. I dati ottenuti dai nostri recenti studi supportano tale ipotesi. I BI-ALCL si caratterizzerebbero per un profilo citochinico assimilabile ad una risposta immune deregolata di tipo Th2 simil-allergica e per la costante attivazione del pathway dell'infiammazione JAK/STAT3. Inoltre, l'attivazione di programmi molecolari legati alla risposta ai virus e dati preliminari sulla presenza del genoma del retrovirus umano HERV-K113 in 5 pazienti con BI-ALCL ma non in 6 pazienti con sieroma non-neoplastico suggerisce il possibile coinvolgimento di questo virus nella patogenesi del BI-ALCL. Studi suggeriscono che gli HERVs possano giocare un ruolo chiave sia nel deregolare l'omeostasi del sistema immunitario favorendo lo sviluppo di malattie autoimmuni che nell¿attivazione di pathway oncogenici. L'obiettivo del presente progetto è quello di espandere la nostra osservazione sullo studio del microbioma in altri casi di BI-ALCL e di sieromi reattivi al fine di sostenere l¿ipotesi che gli HERV-K113 possano essere implicati nella persistente stimolazione ed attivazione del sistema immunitario e nella conseguente evoluzione biologica della linfoproliferazione T ad essa relata, rappresentando così importanti target terapeutici.

ERC
LS4_6, LS6_5, LS2_7
Keywords:
MEDICINA MOLECOLARE, BASI BIOLOGICHE DEL CANCRO, VIROLOGIA, EMATOLOGIA, PROTESI

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma