La costruzione di una copia digitale di un oggetto, esaustiva rispetto alla sua essenza, consente la fruizione secondo tempi e modi proprie dello spazio virtuale. Il modello ricostruito si predispone ad un uso svincolato dai limiti percettivi, fisici e temporali, per assumere un valore assoluto. Questa modalità di lettura non sostituisce l¿esperienza fisica dell¿oggetto ma si combina con essa, esaltandone le potenzialità.
La sperimentazione proposta intende valutare il rapporto che esiste tra la fase di acquisizione, del dato quantitativo, e quella di estrazione del dato qualitativo, soffermandosi, in particolare, su quanto la prima incida sulla seconda nella fase di studio ed interpretazione. Lo studio del tema analizzato sarà condotto applicando processi integrati di acquisizione massiva 3D quali scanner laser 3D, SfM (Structure from Motion) con acquisizioni analogiche.
L¿ottimizzazione dei processi di classificazione e integrazione tra dati e modelli eterogenei digitali costituisce il principale obiettivo della presente ricerca. Lo studio segue l¿onda della diffusione di banche dati online e stand-alone che si configurano come collettori di dati 3D, 2D, 1D, capaci di svincolare la visualizzazione di contenuti dall'utilizzo di software specifici e, parzialmente, dalle capacità di calcolo del dispositivo.
Il presente progetto mira a definire un prototipo da poter essere replicato fondandosi sul metodo scientifico.
La conoscenza e la trasmissione dei valori materiali e immateriali degli elementi analizzati e opportunamente catalogati ha come obiettivo la valutazione critica delle metodologie di rilevamento rispetto alla scala dell¿oggetto, la produzione di un complesso apparato documentale costituito da modelli digitali, ma, soprattutto, la composizione di un quadro interdisciplinare in cui Information Technology e Humanities si integrano in quel Sistema di Conoscenza unitario che oggi appare davvero a portata di mano.