L'intento della presente ricerca è rivolto ad indagare le implicazioni che derivano dai casi di emergenza globale (attentati terroristici, fenomeni epidemici, calamità naturali, ecc.) in termini di ridefinizione degli stili di vita. In questo quadro, assume centrale interesse esplorare l'ipotesi di un depotenziamento delle reti di stabilizzazione dei modelli di comportamento. Al riguardo, la Rational Choice Theory, da un lato, propone una visione di soggetto di azione, inteso come soggetto ideale (in senso euristico), da considerarsi capace di ottimizzazione razionale. Da un altro lato, gli studi in ambito di teoria dell'azione, da sempre hanno messo in evidenza la rilevanza degli effetti inintenzionali a livello macro come conseguenza di scelte razionali da un punto di vista micro, ovvero del singolo attore.
Stanti queste premesse, l'intento della presente ricerca è rivolto ad indagare le implicazioni che derivano dai casi di emergenza globale in termini di ridefinizione delle reti sociali e, nello specifico, del ruolo che in esse svolgono le forme di influenza personale: tutti elementi che portano a ravvisare sensibili modifiche sul piano degli stili di vita.
In questo quadro, assume centrale interesse esplorare l'ipotesi di un depotenziamento delle reti di stabilizzazione dei modelli di comportamento: depotenziamento, conseguente alla destrutturazione degli ordini di priorità della vita quotidiana (lavoro, leisure, impegno istituzionale). La teoria della scelta razionale postula condizioni di stabilità del sistema e quando queste vengono a mancare per effetto di dirompenze di tipo pantoclastico, vi è ragione di ritenere che anche i network di riferimento risentano di tali sospensioni e ri-direzionamenti.
Per quanto precede, il progetto prevede il ricorso ad approcci misti (survey ed esplorazioni simulative a scenario mediante specifiche risorse computazionali) e un benchmark internazionale (Italia-Cina).