Antonio Coello y Ochoa: edizione e studio delle opere teatrali

Anno
2020
Proponente Debora Vaccari - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH5_2
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Joulia Nikolaeva Componenti strutturati del gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
ESTHER BORREGO ORDINARIO Universidad Complutense de Madrid Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
ROBERTA ALVITI RTI Università di Cassino e del Lazio Meridionale Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

Il Siglo de Oro è comunemente riconosciuto come una fiorente stagione culturale, politica ed economica per la Spagna, durante la quale, tra le altre cose, si elaborò un modello drammaturgico di enorme successo che ebbe i suoi massimi esponenti in autori del calibro di Lope de Vega, Tirso de Molina e Pedro Calderón de la Barca. Tuttavia, oltre a questi nomi di prima grandezza, nel panorama teatrale dell'epoca è presente una lunga serie di drammaturghi che sono rimasti fuori dal canone della comedia nueva, suscitando uno scarso interesse da parte della critica, che li ha denominati indiscriminatamente segundones, condannandoli così all'oblio.
Tra questi ultimi, si evidenzia la figura del madrileno Antonio Coello y Ochoa (1611-1652), vissuto durante il regno di Felipe IV. Malgrado la critica moderna non lo consideri alla stregua di molti suoi illustri contemporanei, Coello dovette godere di un certo prestigio nella prima metà del XVII secolo e ciò sembrerebbe testimoniato dalle diverse rappresentazioni di sue commedie presso la corte del sovrano, come nel caso dell'opera El Celoso extremeño, riscrittura della novella cervantina, messa in scena dalla compagnia teatrale di Manuel Álvarez Vallejo nel maggio del 1632. La fama letteraria raggiunta dall'autore nel corso della sua breve vita, inoltre, è celebrata da Lope che, nel suo Laurel de Apolo del 1630, così elogia le doti di poeta di Coello:
Bien puede don Antonio Cuello el suyo,
levantar al celeste pavimiento,
no ya como el intrépido gigante
sino por gloria suya y honor tuyo,
ponere el hombro, al peso eterno atento
que científico puso el viejo Atlante;
pues con los versos de su propia idea
de imágenes más bellas le hermosea!
Il presente progetto di ricerca è dunque finalizzato alla realizzazione dell'edizione critica delle commedie di Coello, da rendere disponibili anche online, e allo studio approfondito della sua attività drammaturgica nell'ambito del più ampio contesto teatrale della prima metà del XVII secolo.

ERC
SH5_2, SH5_4, SH5_3
Keywords:
LETTERATURA SPAGNOLA, STORIA DEL TEATRO, STORIA DEL LIBRO, LINGUA SPAGNOLA, EDIZIONE CRITICA

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