Tracciamento retrospettivo e analisi di diffusione spaziale e temporale dei contatti di casi COVID-19 che accedono al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I
Componente | Categoria |
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Cristiano Pesaresi | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Valerio Baiocchi | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Giuseppe Migliara | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
Davide Pavia | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
Vito Cerabona | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
COVID-19 è una patologia respiratoria causata dal virus SARS-CoV-2 che diffonde per contatto diretto o tramite droplets respiratori. È stato identificato per la prima volta in Cina a Wuhan alla fine del 2019 e l'11 marzo del 2020 l'OMS ha dichiarato che la COVID-19 rappresenta una pandemia globale, riconoscendo che il virus avrebbe irrimediabilmente colpito ogni parte del globo. L'Italia è uno dei Paesi che è stato colpito per primo e più duramente della pandemia da coronavirus, costringendo il Paese ad un lockdown totale dal 9 marzo 2020, con forti implicazioni per la tenuta sociale e economica. La cosiddtta Fase 1 di chiusura totale è terminata il 3 maggio 2020 e dal giorno successivo è stato programmato un lento ma continuo ritorno alla normalità con riaperture programmate delle diverse attività (Fase 2). In questa fase e nella futura Fase 3, essendo inoltre probabile una seconda ondata epidemica nel periodo autunnale, è quanto mai necessario individuare sistemi efficaci di tracciamento dei casi per poter intervenire rapidamente isolando i casi e i contatti, ridurre la probabilità di diffusione ed evitare ulteriori chiusure totali.
L'obiettivo specifico di questo progetto è di testare un modello di tracciamento retrospettivo con analisi spaziale e temporale tramite mappatura GIS dei contatti di pazienti COVID-19 che hanno avuto accesso al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I di Roma. L'obiettivo generale è quello di implementare un modello di individuazione rapido ed efficace che consenta di intervenire "chirurgicamente" definendo i cluster che si generano nella fase di mitigazione dell'epidemia e riapertura delle attività, evitando nuovi lockdown.
La metodologia del progetto vuole unire l'analisi e l'inchiesta epidemiologica tradizionale alle più moderne tecnologie geospaziali e geostatistiche in ambiente GIS per definire spazialmente e temporalmente i link epidemiologici che hanno costituito un "ponte" tra diversi cluster epidemici.