Violenza assistita e violenza nelle relazioni intime: legami tra passato e presente
Componente | Categoria |
---|---|
Anna Maria Speranza | Tutor di riferimento |
Il presente progetto ha l¿obiettivo di esplorare la presenza di una storia di trauma complesso e di disorganizzazione dell'attaccamento in un campione di donne vittime di violenza nelle relazioni intime (d'ora in poi IPV, Intimate Partner Violence). Pur essendo la forma di violenza più comunemente esperita dalle donne (WHO, 2016), infatti, molti sono gli aspetti dell'IPV ancora taciuti e sommersi. Spesso inoltre si dimentica che parlare di IPV significa parlare anche di violenza intrafamiliare, ossia di violenza (diretta o indiretta) contro bambine e bambini. La percentuale di figli che assiste a episodi di violenza in famiglia è infatti del 65,2% (ISTAT 2015).
Tale progetto intende quindi esplorare, in un campione di 40 donne vittime di IPV reclutate presso vari Centri Anti-Violenza, la presenza di violenza assistita (esposizione dei minori alla violenza in famiglia) e di altre esperienze avverse nella storia infantile delle vittime di maltrattamento, nonché lo stato mentale di tali donne rispetto all'attaccamento e la presenza di elementi traumatici non elaborati. Per esaminare le rappresentazioni relative all¿attaccamento verrà utilizzata l'Adult Attachment Interview, mentre per esplorare ulteriormente la frequenza, la tipologia e la gravità degli eventuali traumi vissuti durante l'infanzia ci si servirà del Complex Trauma Questionnaire.
Nello specifico, ci si aspetta che i risultati evidenzieranno livelli significativamente più alti di uno stato mentale caratterizzato da uno stato mentale disorganizzato e dall'irrisoluzione di traumi nelle donne vittime di IPV rispetto ai dati normativi, e che il numero, la frequenza e l'intensità delle esperienze avverse infantili sia significativamente più elevato nelle vittime di IPV che nella popolazione normale.