Il Linguaggio 'poetico' e linguaggi specifici nella letteratura ittita e confronti con i linguaggi delle letterature limitrofe
Componente | Qualifica | Struttura | Categoria |
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Stefano Seminara | dottore di ricerca | MIUR | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Cristina Simonetti | ricercatrice | Roma - Università di Tor Vergata | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Luigi De Cristofaro | dottore di ricerca | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca | |
Virna Fagiolo | dottoranda | Sapienza - Roma 3 | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
La documentazione ittita (1650-1180 a.C.) presenta una varietà di generi letterari: storico, giuridico, economico, rituale, festivo, religioso, mitologico, etc. Con il termine 'letteratura' nel settore specifico si intende tutta la produzione scritta ('letteraria'). Da un'attenta lettura non sfugge l'adozione di registri linguistici e stilistici diversi in relazione alle varie tipologie. Una sensibile differenza è individuabile tra la produzione in prosa e quella in 'poesia', tuttavia, anche all'interno della prosa si individuano registri linguistici e stilistici diversi: i testi storici mostrano uno stile diverso da quelli giuridici. Ma da cosa è data questa differenza? Con poesia si intende un genere testuale caratterizzato da espedienti retorici del significante e del significato che determinano lo scarto linguistico. Ma quali sono di preciso questi espedienti? L'obiettivo di questa ricerca è indagare quegli espedienti che concorrono alla realizzazione di questa varietà stilistica. Tra i documenti studiati saranno compresi anche quelli 'bilingui' ittita-accadico, ittita-hurrita e ittita-luvio, nonché nei testi in lingua straniera elaborati a Hattusa. Un confronto con la letteratura di culture coeve e limitrofe sarà utile a verificare l'originalità dei testi di Hattusa. La cultura ittita è caratterizzata dalla sua poliedricità, avendo funto da catalizzatore di varie popolazioni presenti in Anatolia nel II M. a.C. Accanto a quelle proprie indoeuropee, infatti, sono da considerarsi le componenti derivanti dalla cultura luvia (indoeuropea ma diversa da quella ittita), hurrita, accadica, sumerica, testimoniate dalla produzione letteraria di Hattusa. Grazie alla posizione geografica dell'Anatolia, eredità letterarie possono essere individuate anche in testi di culture limitrofe posteriori, come quella ebraica o greca arcaica che sarà interessante mettere in luce.