E' oggi dimostrato che l'alterazione della gravità provochi modulazioni nell'espressione genica delle cellule del cervello, alcune delle quali potrebbero essere correlate con le alterazioni del sistema vestibolare, della coordinazione motoria e dei processi cognitivi negli equipaggi delle missioni spaziali. Non è però chiaro quanto permanenti possono essere queste modulazioni e se esse siano accompagnate da modificazioni epigenetiche che possano renderle stabili e trasmissibili alle cellule figlie. Tali variazioni dell'espressione genica potrebbero essere accompagnate da una variazione di biomarcatori rilasciati nel circolo sanguigno che a loro volta potrebbero essere usati per monitorare gli effetti della microgravita' durante le future missioni spaziali umane. A questo scopo abbiamo scelto di valutare la presenza di non-coding RNA (miRNA, lncRNA e circRNA) in sieri di modelli sperimentali adatti, come volontari sottoposti a bed-rest e modelli animali sottoposti a variazioni di gravita'.