Estetica e decostruzione

Anno
2017
Proponente -
Struttura
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Stefano Velotti Tutor di riferimento
Abstract

L'obbiettivo del progetto è di sviluppare un'analisi critica del rapporto tra estetica e decostruzione, facendo riferimento al lavoro teorico di Jacques Derrida. Si tratta di un rapporto che non è ovvio. Benché vi siano numerosi testi che testimoniano un dialogo teorico con artisti e opere d'arte, non è un caso che Derrida non abbia mai scritto un libro esplicitamente dedicato all'estetica. Questa "mancanza" non è dovuta soltanto alla ben nota resistenza derridiana agli inquadramenti disciplinari e alla sua tendenza a fuggire ogni sistematizzazione teorica. C'è in effetti un legame essenziale tra quella disciplina specialistica che si costituisce con Baumgarten e Kant e il progetto teorico del soggettivismo moderno. Poiché la decostruzione implica una critica radicale del soggettivismo, il pensiero derridiano sembra condurre inevitabilmente ad una liquidazione dell'estetica. Così uno dei lettori più attenti di Derrida, Geoffrey Bennington, ha potuto affermare in modo perentorio: "there can in principle be no deconstructive aesthetics". Tuttavia, sottoscrivendo questa tesi, per molti versi condivisibile, si rischia di non vedere «la necessità critica» - per riprendere le parole dello stesso Derrida - di un «momento estetico» all'interno della decostruzione.
In realtà quella Derrida si rifiuta di tematizzare esplicitamente è l'estetica moderna. È possibile dunque prendere le distanze dal soggettivismo razionalista e nello stesso tempo rilevare che un'altra estetica è possibile e che, anzi, proprio all'interno di un'estetica come "filosofia non speciale" si possono trovare gli argomenti per un ripensamento radicale dell'idea di soggetto. Il progetto qui presentato si propone dunque di mostrare che, nonostante la diffidenza di Derrida e dei derridiani nei confronti dell'estetica e nonostante la diffidenza degli studiosi di estetica nei confronti di Derrida, l'incontro tra estetica e decostruzione è non solo possibile, ma anzi necessario.

ERC
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