Sviluppo di metodi di screening basati su elettrodi enzimatici modificati da liquidi ionici come biosensori amperometrici e analisi di dati di raggi x in fluorescenza e diffrazione rivolti alla classificazione ed al controllo della qualità degli oli...
L'utilizzo di tecniche non convenzionali e completamente nuove quali la voltamperometria e la diffrazione di raggi X da sostanze/miscele liquide è proposto nel presente progetto per l'identificazione della provenienza e del cultivar dell'olio di oliva, uno dei principali prodotti dell'agroalimentare italiano. Il principio di identificazione dell'olio si baserà sulla specificità della risposta elettrochimica degli oli ottenuti da cultivar di distinta provenienza, impiegando elettrodi di lavoro nanostrutturati di carbonio modificati a loro volta da enzimi immobilizzati con liquidi ionici (sensori amperometrici enzimatici). Nel recente passato abbiamo verificato la fattibilità della modificazione elettrodica con Lipasi microbica. Rispetto alla versione compatta, l'elettrodo nanostrutturato garantisce maggiore sensibilità di rilevamento delle sostanze elettroattive presenti nell'olio (antiossidanti a base di polifenoli, biofenoli e tocoferolo). Inoltre, le tecniche di diffrattometria a raggi X da impiegare (il gruppo dispone di un particolare diffrattrometro non commerciale, idoneo allo studio di liquidi in tempi brevi) e delle relative procedure computazionali di simulazione di spettro, consentirà la valutazione dell'estensione dei domini ad alto grado di ordine presenti in misura variabile nei vari oli di oliva. Ci si attende che l'abbinamento delle tecniche chimico-fisiche proposte nel presente progetto porti a risultati univoci sulla tracciabilità dell'olio. Infine, questo impianto metodologico si propone come alternativa di basso costo e di rapida esecuzione rispetto all'analisi di identificazione dell'olio di oliva generalmente più lente e dispendiose come quelle del DNA o che necessitano di complesse separazioni di tipo cromatografico.