Valutazione della presenza e del destino dei microinquinanti organici emergenti nel processo di depurazione a fanghi attivi per reflui civili. Focus sulle droghe d'abuso: THC-COOH, Benzoilecgonina e Metamfetamina
Componente | Categoria |
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Agostina Chiavola | Tutor di riferimento |
I Microinquinanti Organici Emergenti (MOE) sono un'ampia classe di sostanze, ancora in via di definizione, per le quali non si ha una conoscenza completa sia in termini di concentrazioni presenti nelle matrici ambientali che di rischio sanitario e ambientale ad esse associato. Di recente, tali sostanze hanno ricevuto l'attenzione degli organi di pianificazione e controllo della Comunità Europea all'interno delle direttive riguardanti la tutela delle acque (es. Direttiva 2013/39/UE).
Gli impianti di depurazione vengono considerati tra le principali fonti di rilascio dei microinquinanti nell'ambiente, in quanto non progettati specificatamente per rimuovere questa classe di sostanze (Zuccato and Castiglioni, 2009). Tuttavia, è stato dimostrato che una parziale rimozione abbia comunque luogo al loro interno, con efficienze variabili in relazione alle caratteristiche dei microinquinanti e degli impianti. Sarebbe, quindi, molto utile investigare la possibilità di aumentare l'efficienza di rimozione delle unità di trattamento esistenti, intervenendo ad esempio sui parametri operativi dei processi (Naidu et al. 2016). Il presente studio è incentrato su una particolare classe di MOE, le droghe d'abuso, essendo molto limitati i dati di letteratura sulla loro distribuzione e destino negli impianti e sull'effetto dei processi di depurazione. Nello specifico, la ricerca sarà incentrata sull'individuazione e la caratterizzazione dei processi di rimozione, biotici e abiotici, che si instaurano a carico delle droghe d'abuso all'interno di un tradizionale reattore biologico a fanghi attivi. Tali processi verranno caratterizzati in termini di: efficienze di rimozione cinetiche di processo ed effetti di tossicità/inibizione sulla biomassa. Fra le droghe d'abuso, la sperimentazione si concentrerà su: 11-nor-D9-tetraidrocannabinolo-9-carbossilico (principale metabolita non attivo della cannabis), Benzoilecgonina (principale metabolita della cocaina) e Metamfetamina.