L'equilibrio delle prestazioni contrattuali rappresenta un tema molto rilevante e di particolare attualità nella riflessione civilistica, tanto da essere stato oggetto di un'importante innovazione nell'ambito della ordonnance francese del 10 febbraio 2016 sulla riforma del diritto delle obbligazioni e dei contratti, momento basilare per la revisione del libro III del Code civil del 1804 finora mai modificato. Lo scopo generale della riforma è di tener conto del processo di adeguamento all'evoluzione sociale ed economica e di modernizzazione tecnologica e semplificazione del diritto e delle procedure, attuato in due secoli dalla giurisprudenza e mai applicato nel Codice; per realizzare tale obiettivo è stata prevista una codificazione "à droit constant de la jurisprudence" che consenta una rinnovata attrattività del diritto francese rispetto agli altri diritti nazionali, nonché un nuovo modello di riferimento sul piano internazionale, come quando "l'esprit du Code civil" circolava nel mondo di civil law incuneandosi anche in quello di common law. Tra le materie innovative presenti nell'ordonnance, l'imprévision rappresenta «une véritable révolution contractuelle». Negli ultimi anni, in ragione del contesto europeo e internazionale che rischia di lasciare la Francia in una posizione di isolamento da tempo denunciata, la dottrina e la giurisprudenza sono più volte tornate sulla teoria dell'imprévision con interessi rivolti all'equilibrio e alla revisione del contratto. Si è così proposto un riconoscimento dell'imprévision mettendo in risalto il valore della tradizione, anche alla luce di alcuni progetti di modifica del Code civil nati in ambito accademico e governativo, dell'avant-projet d'ordonnance del 2015 e ora dell'ordonnance del 10 febbraio 2016. Con la pubblicazione di quest'ultima si conclude il lungo iter legislativo cominciato circa 10 anni prima,che in linea generale aveva trovato fin dall'inizio accoglienza favorevole all'imprévision.