Il carcinoma del colon-retto è la terza forma più comune di cancro con un rischio di insorgenza di metastasi a distanza a 5 anni del 25%. La procedura chirurgica attualmente approvata è l¿Escissione mesorettale totale (TME), seguita dalla rimozione di linfonodi per valutare lo stadio della malattia. In questo contesto si inserisce l¿utilizzo di traccianti PET in sede intraoperatoria che mostrino, con l¿ausilio di sonde, l¿esatta localizzazione dei linfonodi captanti FDG e quindi potenzialmente sede di invasione metastatica. Innovativa è l¿idea di sonde che rilevino il 18Fluoro-FDG, molto più sensibili delle esistenti in commercio per la rilevazione del 99mTc, che permettono così di individuare durante l¿intervento chirurgico sia i linfonodi captanti tale radiofarmaco che di verificare la completa rimozione di tutto il tessuto neoplastico. Lo scopo di questo progetto di ricerca è quindi quello di coniugare l¿utilizzo dell¿FDG intraoperatorio all¿utilizzo di una innovativa sonda per traccianti PET. L¿obiettivo primario è quello di ridurre il tasso di insorgenza di metastasi a distanza in pazienti con cancro del colon-retto. Obiettivi secondari del progetto saranno: ridurre il numero di recidive locali, aumentare la sopravvivenza media a 5 anni, valutare la presenza di metastasi misconosciute agli esami strumentali pre-operatori, validazione dell¿utilizzo di sonda per traccianti PET. In questo scenario si inserisce il prototipo di sonda innovativa per traccianti PET il cui brevetto è di proprietà della Sapienza Università di Roma, fornita dalla NGDetectors, Start-up della Sapienza stessa. Questa sonda possiede delle caratteristiche che permettono una individuazione precisa della lesione positiva alla PET: la precisione millimetrica con cui si individuano i tessuti ipermetabolici, un sistema di localizzazione spaziale di altissima qualità e un sistema di navigazione , di ¿auto guida¿, che indirizza il chirurgo verso la sede elettiva di concentrazione da rimuovere.