Attraverso lo sviluppo teorico di modelli di ammassi globulari molto più realistici, popolati con stelle di diversa massa secondo uno spettro continuo dato dalla funzione di massa di Kroupa [MNRAS 322, 231 (2001)], esiste la concreta possibilità di confrontare i risultati con le recenti osservazioni sulla distribuzione di velocità stellari, che ora comprende anche la componente trasversa [vedi osservazioni da HST, per es. Watkins et al. ApJ 803, 29 (2015) e ApJ 812, 149 (2015)].
Inoltre, con l'aiuto delle simulazioni N-corpi e in base al modello sviluppato, si potranno verificare sia il grado di equipartizione di energia tra le stelle dell'ammasso che, allo stato attuale, è dibattuto a livello internazionale e non conosce ancora una risposta definitiva, sia gli effetti della segregazione di massa nelle zone centrali che dovrebbero essere popolate dalle stelle più massive.
Un modello teorico con funzione di massa continua non è stato mai sviluppato a livello teorico ed esistono in letteratura solo tentativi con spettri discreti formati da classi di massa distinte. Tutto questo è dovuto al fatto che la ricerca si è indirizzata ultimamente nello sviluppo di grandi simulazioni numeriche (visto l'incremento esponenziale delle capacità di calcolo numerico) che però hanno il difetto di "celare" la fisica che esiste dietro i singoli fenomeni.
Con lo sviluppo di questi modelli contiamo di colmare questo gap. I risultati ottenuti generalizzeranno quelli dei modelli a singola massa e potranno fornire le correzioni necessarie alla teoria del potenziale efficace già sviluppata e che tiene conto degli effetti mareali dovuti all'evaporazione indotta dalla galassia che ospita il sistema di ammassi globulari. Ciò avrà ripercussioni nel calcolo del valore critico dell'innesco dell'instabilità gravotermica responsabile del collasso degli ammassi in stato evolutivo avanzato.