La risposta immune innata e l'mmunoattivazione persistente rappresentano due fattori chiave nella genesi del danno epatico ed extra-epatico in corso di coinfezione HIV/HCV. Negli ultimi anni accanto, al progressivo sviluppo dei farmaci antiretrovirali (ARV) che ha determinato un notevole miglioramento della qualità di vita dei soggetti HIV positivi, si è assistito alla rapida introduzione dei farmaci ad azione diretta anti-HCV (DAA).
Il nostro studio ha l'obiettivo di analizzare le modificazioni immunologiche che si determinano durante e dopo il trattamento con DAA nei soggetti coinfetti, andando a valutare una serie di markers di immunoattivazione/infiammazione correlandoli con gli aspetti clinici e il recupero funzionale. Si propone di studiare le sottopopolazioni di cellule dendritiche e dei monociti circolanti, la quota di CD4 e CD8 T attivati, fattori solubili come sCD163, sCD14, CXCL-10, marker di apoptosi (CK-18 caspasi-dipendente, FasL, TWEAK) e balance tra MMPs/TIMPS. A tal fine si studieranno due gruppi di soggetti con simili caratteristiche demografiche e simile grado di fibrosi epatica e genotipo: HCV monoinfetti e HIV/HCV coinfetti, che verranno seguiti prima e dopo il trattamento con DAA. Verranno inoltre analizzate le comorbidità quali diabete, insufficienza renale, danno osseo, rischio cardiovascolare al fine di valutare l'impatto di tali terapie anche sulle patologie extra-epatiche.