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Il trattamento per l'ipotiroidismo post-chirurgico consiste nella sola levotiroxina sintetica, che viene parzialmente convertita a tri-iodotironina, la forma più attiva di ormone tiroideo, nei tessuti periferici. Una percentuale di pazienti riferisce tuttavia alcuni sintomi riferibili a ipotiroidismo che non risultano risolti malgrado la normalizzazione dei livelli di ormoni tiroidei nel siero. Malgrado gli studi effettuati, i dati attualmente disponibili non sono conclusivi. Molteplici fattori possano interferire sulla qualità di vita nel caso degli ipotiroidismi post-chirurgici: in particolare, l'estensione dell'intervento, la presenza di complicanze post-chirurgiche e la diagnosi istologica stessa. E' stato inoltre documentato un ruolo degli anticorpi anti-tiroide,dell'indice di massa corporea, del rapporto FT3/FT4. E' possibile che la presenza di tessuto tiroideo residuo, con la sua capacità di produrre una fisiologica quantità di trioiodotironina, possa avere un impatto sulla qualità di vita del paziente ipotiroideo post-chirurgico. Questo studio osservazionale, longitudinale, prospettico recluterà pazienti consecutivi, maggiorenni, sottoposti a tiroidectomia totale o lobectomia, in trattamento con levotiroxina sodica in monoterapia. L' obiettivo primario è di valutare l'impatto dell'intervento di tiroidectomia sulla qualità di vita (QoL) percepita del paziente (variazione degli scores di qualità di vita ottenuti da questionario SF-36 dopo intervento chirurgico rispetto al baseline). Inoltre, se una riduzione della QoL fosse confermata, obiettivo secondario è identificare quali fattori siano indipendentemente associati alla riduzione della QoL (fra cui estensione dell'intervento, complicanze precoci, trattamenti aggiuntivi, diagnosi istologica, ipotiroidismo). Tali fattori non sono stati valutati da studi prospettici ed appaiono fondamentali non solo al fine di consolidare le linee guida di trattamento e per una valutazione in termini di economia sanitaria.