STUDIO ISTOLOGICO E IMMUNOISTOCHIMICO SUI MUSCOLI CERVICALI SOTTOIOIDEI PER LA DIAGNOSI DIFFERENZIALE FRA SOSPENSIONE DI CADAVERE E MORTE DA IMPICCAMENTO
Componente | Categoria |
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Giorgio Bolino | Tutor di riferimento |
Nell'ambito della patologia forense la diagnosi differenziale tra la morte da impiccamento e la sospensione di cadavere riveste un ruolo di fondamentale importanza. La sicura diagnosi medico-legale di morte da impiccamento però si può giovare unicamente del riscontro della reazione vitale in corrispondenza della lesione specifica di tale forma di asfissia meccanica violenta e, cioè, del solco cutaneo cervicale e delle strutture tissutali più profonde. Le maggiori difficoltà interpretative sono legate al fatto che i tempi di formazione della lesione possono essere assai contenuti e, quindi, insufficienti allo sviluppo di una franca reazione vitale. Inoltre, la protratta, intensa e costante azione di compressione esercitata dal laccio determina alcune modificazioni istologicamente apprezzabili che, tuttavia, derivano esclusivamente da azione fisica meccanica e non da compartecipazione biologica alla lesione.
L'interesse principale di questo studio è di verificare se marcatori precoci di ischemia miocardica quali Cx43 (connessina 43 defosforilata), JunB, TUNEL e Troponina I possono essere utilizzati come strumenti diagnostici sui muscoli cervicali sottoioidei nelle morti da impiccamento, e permettere quindi di effettuare diagnosi differenziale tra questa tipologia di asfissia meccanica violenta e le morti da sospensione di cadavere.
Questo lavoro propone anche di indagare preliminarmente lo studio istologico di base, al fine di individuare istologicamente la presenza di infiltrati ematici macroscopicamente non visibili nonché la loro distribuzione nella muscolatura sottoioidea rispetto all'azione del laccio di sospensione.