Le vie del culto. Gli itinerari cultuali ittiti verso l'Anatolia centro-settentrionale e le influenze dei culti locali sulla religione di stato ittita dall'Antico Regno all'Età Imperiale
Componente | Qualifica | Struttura | Categoria |
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Valerio Pisaniello | dottore di Ricerca | Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche | Altro personale Sapienza o esterni |
Oggetto della ricerca è lo studio dei testi ittiti relativi agli itinerai percorsi dal re nello svolgimento di feste e culti nelle aree periferiche del centro nord dell'Anatolia. I re ittiti, anche in veste di sommi sacerdoti, svolgevano periodicamente e per gran parte dell'anno feste legate ai cicli stagionali. Alcune di queste richiedevano lo spostamento del re dalla capitale e duravano anche molti giorni (alcune circa 40). Le feste rappresentavano un evento politico oltre che religioso: la manifestazione del potere centrale nelle zone periferiche del regno. In queste occasioni, infatti, il re provvedeva anche alla raccolta di tributi e ad assolvere compiti laici, come l'amministrazione della giustizia per i casi più controversi. La determinazione degli itinerari nei vari periodi rispecchia pertanto l'effettiva estensione del regno nel corso della storia: il loro ampliarsi o ridursi coincide con periodi di estensione o diminuzione di territori sotto il potere ittita. Importante è anche verificare l'effettiva distanza, in ore di cammino, che intercorre tra la capitale, Hattusa, e alcuni siti che si ritengono già identificati, ma su cui sorgono non pochi dubbi: un esempio tra tutti è Arinna.