Utilizzo degli inibitori dell'insulin-like growth factor I e insulin-like growth factor I receptor nel cancro gastrico e loro correlazione con la prognosi: sperimentazione in vitro e in vivo
Componente | Qualifica | Struttura | Categoria |
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Livia Maria Mangogna | Studente | Scienze medico chirurgiche e medicina traslazionale | Altro personale Sapienza o esterni |
Dario Sirimarco | Specializzando | Scienze medico chirurgiche e medicina traslazionale | Altro personale Sapienza o esterni |
Chiara Diletta Marini | Specializzando | Scienze anatomiche, istologiche, medico-legali e dell'apparato locomotore | Altro personale Sapienza o esterni |
Diego Giulitti | Specializzando | Scienze medico chirurgiche e medicina traslazionale | Altro personale Sapienza o esterni |
Giovanni Moschetta | Studente | Scienze medico chirurgiche e medicina traslazionale | Altro personale Sapienza o esterni |
Flavio Maria Ceci | Studente | Biotecnologie cellulari ed Ematologia | Altro personale Sapienza o esterni |
Michela Terri | Studente | Biotecnologie cellulari ed Ematologia | Altro personale Sapienza o esterni |
Francesco Mallozzi Santamaria | Specializzando | Scienze medico chirurgiche e medicina traslazionale | Altro personale Sapienza o esterni |
Il cancro dello stomaco è la seconda neoplasia più frequente nel mondo e rappresenta la seconda causa di morte per tumore. In occidente, raramente la diagnosi avviene negli stadi iniziali a causa di una mancanza di screening della popolazione considerata a rischio. Recenti studi hanno dimostrato che i fattori di crescita IGF (Insulin-like growth factor) e il recettore IGF (IGF-IR), assumono un importante ruolo nell'insorgenza e sviluppo di alcuni tipi di tumori solidi. E' stato visto come elevati livelli di IGF-1 circolanti sono influenzati da fattori genetici, ed in alcuni lavori scientifici è stato investigato l'importanza dei polimorfismi dell'IGF-1 e come questi ultimi correlino con la suscettibilità e la progressione di alcuni tipi di tumore. L'obiettivo della nostra ricerca è di sperimentare in vitro e successivamente in vivo l'espressione di questi fattori e la loro correlazione con i fattori prognostici e la sopravvivenza e i risultati sperimentali dell'utilizzo degli inibitori di questi fattori.