Democrazia e rappresentanza del pluralismo territoriale: quale ruolo per la seconda Camera in Italia?
Componente | Categoria |
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Gavina Lavagna | Componenti il gruppo di ricerca |
Valeria Ferrari | Componenti il gruppo di ricerca |
Enrico Graziani | Componenti il gruppo di ricerca |
La ricerca si propone di fornire un contributo innovativo agli studi sul ruolo della seconda Camera in Italia. Tali studi hanno indubbiamente conosciuto nuovo vigore grazie alla recente presentazione della riforma Renzi-Boschi, ma anche una conseguente battuta d'arresto in ragione della sua mancata introduzione. E' convinzione del proponente e dei componenti del gruppo di ricerca che in realtà, proprio in conseguenza dell'esito negativo del referendum costituzionale dello scorso dicembre, sia divenuto ora quanto mai urgente tornare ad interrogarsi sul ruolo del Senato nel nostro Paese e sulla possibilità di intervenire - eventualmente anche attraverso riforme costituzionali più circoscritte ovvero con riforme che siano limitate ai soli regolamenti parlamentari - al fine di dare risposte alla richiesta di una più compiuta rappresentanza, al centro, delle istanze territoriali. In questa prospettiva la ricerca in oggetto si pone in linea di continuità con la quella, finanziata nel 2016 e dal titolo "il futuro del bicameralismo in Italia: tra riforme possibili, esigenze di sistema e trasformazioni in atto", rappresentandone un necessario completamento. Come già allora rilevato, appare, infatti, non più procrastinabile offrire soluzioni possibili alle domande che riguardano il ruolo della seconda Camera in Italia e definire l'indirizzo da imprimere ad una sua eventuale trasformazione. Ciò al fine, in particolare, di rivitalizzare l'organo parlamentare, ricentrandolo anche rispetto all'esigenza di dare voce nella sede della rappresentanza politica nazionale alle istanze locali e di fare della seconda Camera un luogo di inclusione e di confronto tra i soggetti del pluralismo territoriale.